La pazzia prolunga la vita
-Erasmo da Rotterdam

BIOGRAFIA


Geer Geertsz vero nome di Erasmo da Rotterdam, è nato in Olanda nel 1466. Figlio illegittimo, diventò orfano giovanissimo e

visse nel periodo delle guerre di religione.

Erasmo amò molto l'Italia, infatti si laureò qui, precisamente a Torino. Prese i voti monastici nel 1488 per poter studiare e professare la sua dote da intellettuale. Dal 1493 incominciò a viaggiare, sia per esplorare nuove terre, sia per guadagnarsi da vivere. Per molto tempo il suo centro fu Parigi. Visse di doni e pensioni un po 'da tutti e si piegò anche ad eleganze adulatorie.

Divenne un intelletto richiestissimo nelle corti, scrisse anche un libro nel 1509 durante un viaggio in Inghilterra, che ebbe molto successo, intitolato "Elogio della follia", che dedicò a Thomas More, un suo grandissimo amico.

Erasmo espresse dei valori dell'Umanesimo e del Rinascimento. Le caratteristiche che lo rappresentavano erano la follia, l'ironia, la tolleranza, la libertà di pensiero ed era inoltre un cosmopolita e un pacifista.

Egli dominò intellettualmente l'Europa, sino alla polemica luterana. Gli fu chiesto di difendere Lutero, ma non lo fece, perché era contro la corruzione della chiesa e non volle schierarsi dalla parte di nessuno.

Il 12 Luglio 1536 morì.

Qui a destra puoi trovare il pdf del libro "Elogio della follia".

Adesso approfondiremo e analizzeremo il paragrafo 14.
Vi invito a leggere il pdf per capire meglio le mie osservazioni.


OSSERVAZIONI


Per Erasmo la pazzia era uno stile di vita indispensabile per la sopravvivenza e la giovinezza. E' il pizzico di felicità che ti fa stare bene ogni giorno.
Erasmo cita gli Dei che assicurano una seconda vita trasformando l'uomo in un oggetto della natura. Lui invece, restituisce all'uomo il periodo migliore della vita, il più felice. Infatti afferma che chi vive di pazzia è più giovane, in salute, libero e spensierato.
Ormai una grande fetta degli adolescenti è sommersa da pensieri e preoccupazioni che non permettono di vivere con tranquillità la quotidianità. O per problemi famigliari, o per preoccupazioni scolastiche, o litigi con amici, sono tutti pensieri che immergono la nostra mente e che ci invecchiano, prosciugandoci dalle frivolezze che portano questi anni di vita così belli. Perdiamo anche la voglia di compiere quelle "pazzie" che servono essere fatte alla nostra età.
I matti infatti, stanno bene, vivono una vita allegra e serena.
Per Erasmo siamo debitori alla follia.
Sono completamente d'accordo con lui, la felicità ci fa stare così bene, è proprio quella che poi ci permette di ricordare momenti della nostra vita in cui siamo stati perfettamente a nostro agio.
E' una di quelle cose che ti devi portare fino alla morte, ti fa restare in vita, è quella che ti fa affrontare i problemi frivoli o importanti che siano.
E i saggi che ormai hanno perso la loro giovinezza appena si cimentano nel mondo della "celebrità", e cercano di ritrovarla attraverso muse ispiratrici o Dei, ma non sanno che non la ritroveranno mai. Chi abbandona la pazzia, un po' di irrazionalità che vive in ognuno di noi, non la può più recuperare. E' una cosa naturale, che ci distingue.
Perciò, come dice Erasmo, conserviamoci questo grande bene.
Elogio alla follia..
Navigando su YouTube, ho trovato questo video che riassume il paragrafo scelto da me nel libro di Erasmo. Sono parole molto significative e che segnano.

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Elogio della follia (eNewton Classici) eBook: Erasmo da Rotterdam, G. D'Anna: Amazon.it: Kindle Store
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“Eppure, ve lo assicura la follia in persona, uno è tanto più felice quanto più la sua follia è multiforme.”
-cit.Erasmo da Rotterdam
Erasmo Da Rotterdam Elogio Della Follia
Ornella Vanoni - La voglia, la pazzia (HD)
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Ho trovato una canzone, leggera, che trasmette felicità e quella voglia che ribolle in noi, della bravissima Ornella Vanoni, che esprime molto bene il concetto di "pazzia" frivola che serve alla vita.
Guarda il video su YouTube.