Qui a destra puoi trovare il pdf del libro "Elogio della follia".
Adesso approfondiremo e analizzeremo il paragrafo 14.
Vi invito a leggere il pdf per capire meglio le mie osservazioni.
OSSERVAZIONI
Per Erasmo la pazzia era uno stile di vita indispensabile per la sopravvivenza e la giovinezza. E' il pizzico di felicità che ti fa stare bene ogni giorno.
Erasmo cita gli Dei che assicurano una seconda vita trasformando l'uomo in un oggetto della natura. Lui invece, restituisce all'uomo il periodo migliore della vita, il più felice. Infatti afferma che chi vive di pazzia è più giovane, in salute, libero e spensierato.
Ormai una grande fetta degli adolescenti è sommersa da pensieri e preoccupazioni che non permettono di vivere con tranquillità la quotidianità. O per problemi famigliari, o per preoccupazioni scolastiche, o litigi con amici, sono tutti pensieri che immergono la nostra mente e che ci invecchiano, prosciugandoci dalle frivolezze che portano questi anni di vita così belli. Perdiamo anche la voglia di compiere quelle "pazzie" che servono essere fatte alla nostra età.
I matti infatti, stanno bene, vivono una vita allegra e serena.
Per Erasmo siamo debitori alla follia.
Sono completamente d'accordo con lui, la felicità ci fa stare così bene, è proprio quella che poi ci permette di ricordare momenti della nostra vita in cui siamo stati perfettamente a nostro agio.
E' una di quelle cose che ti devi portare fino alla morte, ti fa restare in vita, è quella che ti fa affrontare i problemi frivoli o importanti che siano.
E i saggi che ormai hanno perso la loro giovinezza appena si cimentano nel mondo della "celebrità", e cercano di ritrovarla attraverso muse ispiratrici o Dei, ma non sanno che non la ritroveranno mai. Chi abbandona la pazzia, un po' di irrazionalità che vive in ognuno di noi, non la può più recuperare. E' una cosa naturale, che ci distingue.
Perciò, come dice Erasmo, conserviamoci questo grande bene.